Alla scoperta delle migliori annate di Barolo

Barolo, comune tra le colline delle Langhe

Barolo, comune tra le colline delle Langhe

Il “vino dei Re” non è solo uno dei migliori vini rossi italiani, ma è anche un gran vino da collezione, il cui valore e quotazione variano molto a seconda dell’annata e della vendemmia di riferimento.

Stiamo parlando del Barolo Docg, il più famoso vino rosso piemontese e grande orgoglio dell’enologia italiana, il cui soprannome si deve al fatto che era già apprezzato ai tempi del regno di Savoia.

IL TERROIR DI ORIGINE

Gioiello prodotto con la vinificazione in purezza del nobile vitigno Nebbiolo, il Barolo rappresenta una delle più importanti denominazioni di vini d’Italia, riconosciuta dapprima come Doc nel 1966 e poi come Docg nel 1980, con un territorio che per disciplinare è limitato ad un pugno di comuni delle Langhe, tra cui Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba, Verduno, Grinzane Cavour e Diano d’Alba.

In questi paesaggi vitivinicoli e collinari, riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, decine di cantine si dedicano con passione e professionalità all’arte di creare questo vino di grande prestigio.

A seconda del terroir da cui provengono le uve e dal clima che condiziona l’annata e dunque la vendemmia, è possibile che il vino Barolo raggiunga la maturità espressiva dopo quattro anni di affinamento, migliorando con il passare del tempo fino a raggiungere l’apice del proprio potenziale dopo aver trascorso dieci/dodici anni in bottiglia.

Grappolo di Nebbiolo pronti per il raccolto nelle Langhe

UN VINO DA COLLEZIONE

Il Barolo è un vino estremamente pregiato e raffinato, elegante, austero e maestoso. Il vero e proprio “Re dei vini”, che ottiene costantemente importanti riconoscimenti internazionali ed è un assiduo frequentatore della top 10 della classifica annuale di Wine Spectator (e non solo), anche grazie al gran potenziale di maturazione in bottiglia.

È proprio la straordinaria capacità di invecchiamento del Barolo, che può raggiungere tranquillamente i vent’anni, che ne fa un vino da collezione, con quotazioni che possono crescere moltissimo nel caso di alcune etichette particolarmente ricercate, il cui prezzo può superare anche i 1.000 euro a bottiglia, il che lo rende uno dei vini più costosi d’Italia.

Un Barolo “normale” comprato in enoteca può costare sui 30-35 euro, me se si prendono in considerazione solo le migliori annate del Barolo, difficili da trovare nei classici canali della grande distribuzione, i prezzi possono salire alle stelle, specie se si parla di edizioni limitate e formati particolari come la bottiglia magnum (più adatta per l’invecchiamento dei vini rossi) e jerobaom.

Botti grandi di vino per l’invecchiamento del Barolo

ANNATE STORICHE

Apprezzato già da Camillo Benso di Cavour e vino simbolo del processo che ha portato all’Unità d’Italia, la prima annata “eccezionale” di Barolo risale addirittura al 1868, che viene ricordato dai documenti storici come “un vino di gran corpo, di perfetto equilibrio, di finissimo profumo, completo”, seguito poi dal Barolo del 1894, definito “di magnifica stoffa, vigoroso, di carattere e equilibrio perfetto e pieno”.

Altre grandi annate del Barolo furono la vendemmia del 1922 che produsse “un vino di splendida stoffa, adatto a straordinario invecchiamento” e quella del 1931 ricordata per regalare un “vino vellutato, di carattere splendido, di magnifica pienezza e austerità”.

Per molti esperti, nella valutazione delle annate di Barolo, la vera e propria svolta è stata l’annata del 1947, punto d’inizio dell’epopea moderna, che ha regalato un vino definito “opulento per la sua grande struttura e complessità”.

Si è dovuto poi attendere oltre vent’anni sino al 1971 per trovare un altro Barolo eccezionale, ritenuto esaltante per l’equilibrio e la grande eleganza.

Alcune delle migliori annate di Barolo della seconda metà del secolo scorso sono poi state quelle degli anni 1982, 1990, 1997 e 1999.

Raccolto in un vigneto di Cannubi a Barolo

LE ULTIME ANNATE DI BAROLO: DAL 2010 AL 2016

Con l’inizio del nuovo millennio l’asticella per cantine e produttori si è alzata ancora di più e sembra che ogni anno che passi il Barolo riesca a raggiungere nuove vette.

Sembrano già lontane le eccellenti annate del Barolo 2001 e 2004, ed oggi tutti gli assaggiatori ed i critici più esigenti tessono le lodi del decennio 2010-2019, che ha fatto registrare un susseguirsi quasi ininterrotto di annate sempre esaltanti, se non eccezionali.

Va ricordato che non tutte le ciambelle vengono con il buco e a volte anche il Barolo non è all’altezza delle aspettative, a causa principalmente di condizioni climatiche sfavorevoli che vanno ad influire sulla vendemmia, con annate altalenanti che producono vini solo discreti o addirittura insufficienti, se paragonati alla grandezza che sa raggiungere il Barolo.

Le uve Nebbiolo vengono vinificate molto in là nell’anno, verso fine ottobre, quando il clima nelle Langhe è già freddo, mentre d’estate i grappoli corrono il rischio di essere colpiti da un temporale improvviso con grandinata.

È anche tenendo conto di questo aspetto e dell’impossibilità di controllare le bizze di Madre Natura, che stupisce ancora di più la sfilza di annate eccellenti che ha caratterizzato l’ultimo decennio, e che andiamo ad analizzare nel dettaglio a continuazione.

Vigneti di Barolo nelle Langhe in inverno

Barolo 2010

Lo scorso decennio si è aperto con una delle migliori annate di Barolo, definito maestoso, complesso, pieno e strutturato, con un profumo ricco e intenso, gusto caldo e profondo. La notevole acidità e la buona maturazione fenolica garantiscono a questo vino una gran longevità e struttura. Quasi impossibile trovare ancora in commercio una bottiglia di quest’annata eccezionale. L’abbinamento consigliato per questo Barolo sono i piatti pregiati di carni in umido. È già in commercio la versione Barolo Riserva 2010, un vino spettacolare e sublime, vero e proprio oggetto di culto per i collezionisti.

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Barolo 2013

Annata definita “Grande”, appena un passo indietro rispetto alla valutazione “Eccezionale”, e la cui vendemmia viene ricordata come “vintage” perché iniziata con 15 giorni di ritardo rispetto al solito. I vini Barolo 2013 sono longevi e ben strutturati, con bouquet aromatici generalmente complessi, da abbinare a selvaggina o stufati di carne rossa. I prezzi medi in questo caso superano già i 100 euro, con qualche chicca e produttore di nicchia che può essere scovato ad offerte più vantaggiose.

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Le migliori Annate di Barolo dal 2010 al 2016

Barolo 2014

Quella del 2014 è stata una delle vendemmie più complesse degli ultimi anni per via di eventi atmosferici improvvisi come le “bombe d’acqua” e una gran quantità di piogge estive che hanno provocato un aumento degli attacchi di funghi ai grappoli. Nonostante questo il Barolo 2014 ha regalato ottime soddisfazioni ad assaggiatori e collezionisti, con vini generalmente più freschi, dritti e dai tannini meno potenti, ma molto eleganti e comunque longevi. Il potenziale d’invecchiamento si aggira sui 6-10 anni. Da abbinare ad un piatto della tradizione culinaria piemontese come il Piccione in salsa di Barolo.

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Barolo 2015

Quella del 2015 torna ad essere considerata un’annata eccezionale del Barolo, con le uve Nebbiolo arrivate a perfetta maturazione per la vendemmia, seppur leggermente in anticipo rispetto alla media. L’annata molto calda ha portato in dote vini estremamente polposi e gradevoli, ricchi di note fruttate e con tannini imponenti, ma allo stesso tempo dolci, ed un’acidità generalmente equilibrata. Un vino più immediato dei precedenti, elegante e rotondo, da servire a 16°-18°C in abbinamento a piatti di selvaggina e grigliate di carni rosse.

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Barolo 2016

Ed eccoci al gran finale. Presentata ufficialmente solo pochi mesi fa nel corso della manifestazione Grandi Langhe 2020 organizzata dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, l’annata 2016 del Barolo è già considerata da tutti gli operatori del settore come l’annata del secolo. Grazie a delle condizioni climatiche che hanno dato vita alla vendemmia perfetta, è nato un vino elegante, di grande complessità e personalità ed eccellente armonia, raffinatezza e concentrazione, con tannini densi e vellutati come non mai, che si innestano su di un profilo aromatico ricco di sentori speziati e floreali, tra cui si possono riconoscere viola, rosa e garofano.

La sua evoluzione e futuro

Gli esperti considerano che il Barolo 2016 raggiungerà la giusta maturità in bottiglia tra 3 anni, per poi rimanere su livelli altissimi almeno per 15-20 anni, per cui si consiglia di farne subito scorta per tenerlo pronto per le grandi occasioni e per vederne crescere il valore con il passare degli anni. Tra le cantine principali ci sono Vajra, Vietti, Fratelli Alessandria e Bruno Giacosa. I prezzi spaziano da una media di 30-35 euro fino a punte di 135 euro come nel caso del Barolo Falletto Docg Bruno Giacosa.

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