Il vitigno Dolcetto, anima delle Langhe

Dolcetto – Grappolo di Uva in vigneto

Assieme a Nebbiolo e Barbera il Dolcetto è il terzo grande vitigno a bacca nera del Piemonte ed ha trovato nelle colline delle Langhe il suo terreno d’elezione. Da qui provengono vini piacevolmente fruttati e dall’ottima bevibilità, che sono una presenza costante sulle tavole piemontesi e non solo.

UN PO’ DI STORIA

Le prime tracce storiche relative alla coltivazione dell’uva Dolcetto risalgono al 1593 presso il comune di Dogliani, da dove provengono proprio alcune delle migliori espressioni di vino prodotto con questo vitigno.

Nel XIX secolo il vitigno Dolcetto verrà poi descritto come un’uva autoctona del Monferrato e di fatto viene coltivata quasi esclusivamente nelle province di Cuneo ed Alessandria, mentre è assente in altre regioni dell’Italia.

Nei secoli passati la sua coltivazione era molto diffusa tanto da rappresentare anche un prodotto utilizzato come merce di scambio con le popolazioni che abitavano le regioni montagnose della vicina Liguria.

Un dato curioso nella storia di questo vitigno è che quest’uva poco acida e ricca invece di tannini, negli anni ’20 del secolo scorso veniva utilizzata per realizzare la ampeloterapia, ovvero una terapia che sfrutta le proprietà dell’uva nella dieta alimentare per depurare e disintossicare l’organismo.

Colline delle Langhe e vigneti

CARATTERISTICHE DEL VITIGNO DOLCETTO

L’acino dell’uva Dolcetto è di dimensioni medie e rotondo, ma non uniforme con una buccia sottile, cerosa, dal colore nero-bluastro. Il grappolo è conico, allungato, generalmente alato.

E’ una varietà di uva che si coltiva con molta facilità, può venire coltivata anche in zone di bassa esposizione al sole e predilige i suoli ricchi di marne bianche.

È caratterizzata da una buona resa e da una maturazione precoce. La sua vendemmia avviene infatti a fine settembre, con quattro settimane di anticipo rispetto al Nebbiolo al quale spesso lascia spazio in vigna.

L’etimologia del nome Dolcetto proviene dal fatto che i suoi acini sono molto dolci, tanto che in passato era consumata come uva da tavola, ma i vini che si ottengono dalla sua lavorazione sono tutti secchi.

CARATTERISTICHE DEL VITIGNO DOLCETTO

Vigneti nelle Langhe vicino a Dogliani in estate

LE DENOMINAZIONI

Il vitigno Dolcetto è da sempre impiegato per produrre vini da tavola, specialmente nelle Langhe dove è entrato a far parte della cultura del luogo.

La prima DOC risale al 1972 e più precisamente si tratta del Dolcetto di Ovada. Oggi le DOC sono 5, a cui si aggiungono ben 3 DOCG.

Tra le DOC troviamo:

• il già menzionato Dolcetto di Ovada DOC,
• Dolcetto d’Acqui,
• il Dolcetto d’Alba,
• Dolcetto d’Asti,
• ed il rarissimo Dolcetto delle Langhe Monregalesi.

Le DOCG sono invece:

• Dolcetto di Dogliani,
• il Dolcetto di Diano d’Alba o Diano d’Alba DOCG,
• ed infine il Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada DOCG.

Approfondimenti su alcune Doc e Docg

Tra questi il più famoso e diffuso è il Dolcetto d’Alba DOC, particolarmente apprezzato per la sua ricchezza aromatica ed il sapore che offre costanti rimandi di frutta.

È il vino da pasto delle Langhe, in grado di accompagnare bene qualsiasi pietanza, ed ottiene la dicitura Dolcetto d’Alba Superiore quando possiede un grado alcolico di almeno 12,5% e viene sottoposto ad un affinamento di almeno 12 mesi.

Il Dolcetto di Diano d’Alba DOCG viene prodotto esclusivamente con uve in purezza coltivate all’interno del territorio comunale di Diano d’Alba, nel cuore delle Langhe, ad un’altitudine di circa 500 m.s.l.m. Qui i vigneti sono conosciuti con il nome locale di Sorì, che significa “luogo solatio” e ve ne sono 77 in tutto dedicati a questa tipologia.

Bottiglie di Dolcetto d’Alba

Il Dolcetto di Dogliani DOCG è un vino rosso piemontese molto elegante, con una tradizione molto lunga alle spalle ed è la massima espressione del particolare connubio che esiste tra questo vitigno ed il territorio di Dogliani.

Una caratteristica peculiare di questo vino riguarda il processo di vinificazione, che viene realizzato con molta cura, con una pigiatura delicata delle uve e una separazione immediata delle bucce.

Questa cura nei dettagli fa sì che all’assaggio il Dolcetto di Dogliani risulti estremamente morbido.

Il Dolcetto delle Langhe Monregalesi rappresenta invece una perla rara prodotta solo in un pugno di comuni della zona di Mondovì e che dal 2011 è stato accorpato alla denominazione Dolcetto di Dogliani.

CARATTERISTICHE ED ABBINAMENTI DEL VINO DOLCETTO

La bassa acidità è una dei tratti caratteristici di questa uva. Questo implica una maggiore attenzione da parte del vignaiolo al momento della vinificazione.

Il tempo di fermentazione è breve, ciononostante i tannini presenti in abbondanza nelle uve consentono al vino di acquisire colore e sapore, per cui al calice il vino Dolcetto si presenta di un bel colore rosso rubino, che in alcuni casi può virare su riflessi violacei.

Generalmente il Dolcetto dev’essere consumato entro 2-3 anni dal momento della vinificazione, ma in alcuni casi può evolversi piacevolmente in bottiglia fino a 8 anni.

I vini Dolcetto sono sempre molto fruttati ed hanno un aroma vinoso. Da giovani sono molto freschi e piacevolmente bevibili, con un retrogusto amarognolo che ricorda le mandorle.

Tagliolini al Tartufo

Con il passare dei mesi acquisiscono maggiore corpo e struttura ed i tannini si ammorbidiscono. Questa è una delle caratteristiche in particolare dei vini Dolcetto Superiore.

Nelle Langhe il Dolcetto viene consumato come vino da tutto pasto, accompagnando dunque antipasti, primi e secondi.

Alcuni piatti con cui si sposa particolarmente bene sono i salumi, l’agnello e la cacciagione. Altri abbinamenti azzeccati sono le lasagne di carne ed i tagliolini al tartufo.

Da buon vino rosso va evitato l’abbinamento con il pesce (anche se sappiamo non è sempre valida questa regola). La temperatura di servizio consigliata è compresa tra i 16 ed i 20°C.

ALCUNI VINI DOLCETTO E CANTINE DA NON PERDERE

Tra i migliori vini Dolcetto d’Alba DOC spicca la produzione dell’Azienda Agricola Fabio Gea che propone sia l’etichetta Pinotto, per la quale le uve vengono fermentate ed affinate in porcellana per 12 mesi, sia la tipologia Dolcetto d’Alba Superiore DOC Pino, affinato in vetro per 18 mesi e dall’assaggio elegantissimo.

Altro vino da non lasciarsi sfuggire è quello prodotto da Teobaldo Rivella, piccola azienda a conduzione familiare che eredita tutta l’arte di fare vino dei vignaioli delle Langhe (purtroppo sono gli ultimi esemplari, in quanto ha dismesso i vigneti).

Alcuni dei migliori Dolcetto delle Langhe

La cantina Anna Maria Abbona è invece una delle più rinomate per la produzione di Dolcetto di Dogliani Superiore che posseggono intensi aromi di frutta rossa tra cui ciliegia e susina ed offrono un assaggio caldo e morbido.

Altri importanti produttori di Dogliani sono Cascina Corte e Boschis, senza dimenticare il Diano d’Alba DOCG di Claudio Alario, vino ricco di aromi da abbinare a piatti dai sapori forti come la pasta e fagioli e le pappardelle al sugo d’anatra.

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