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List of products by brand Fabio Signorelli

La cantina Fabio Signorelli

Il produttore dice:

Sono arrivato sull’Etna la prima volta nel 2010, erano gli anni della mia avanscoperta enologica, ricordo era la quarta vendemmia dal conseguimento della laurea in viticoltura ed enologia, tornavo in Sicilia dopo diverse esperienze lavorative in aziende vitivinicole toscane ed umbre.

In Toscana ho vissuto il romanticismo ed il fascino delle produzioni dei grandi vini rossi ma è stato l’Etna poi a catturarmi con il suo primordiale magnetismo.

Etna gigante sul mare, Etna variopinto, Etna potente e selvaggio, Etna vita e metamorfosi. Naturalisticamente possiamo considerare l’Etna “isola nell’isola” con le sue proprie energie e forze, l’Etna racchiude in sé diversi paesaggi e microclimi unici che si susseguono dal mare salendo di quota e girando tra i quattro versanti.

Qui la viticoltura viene praticata da secoli, le zone coltivate si alternano ad aride colate laviche e boschi, per arrivare ad essere presenti anche fino sui mille metri di quota, abile e onorevole è stato in passato il lavoro dei contadini e delle maestranze che hanno saputo recuperare ogni fazzoletto di terra coltivabile creando i terrazzamenti con muri a secco che ancora oggi possiamo ammirare e coltivare.

Nell’Ottocento qui la viticoltura ha avuto un grande slancio grazie alla classe aristocratica che in quel periodo diffuse nei propri feudi la coltivazione della vite, in particolare quella della varietà Nerello Mascalese uva autoctona di questa zona che principalmente vediamo allevata come piante dalla forma chiamata ad alberello egeo, lungo le strade principali e nelle campagne si possono vedere distese di piccoli alberelli che si arrampicano sui vecchi terrazzamenti.

Qui la viticoltura è eroica perché è più difficile e meno comoda, gli spazi sono limitati, le lavorazioni in vigna quasi sempre manuali, ma quando la pianta crea il legame giusto con il suolo è come se si creasse un’eterna sinergia e l’uomo ne viene ripagato con frutti meravigliosi.

Sull’Etna ci sono le migliori condizioni per poter coltivare uve sane e di qualità per provare ad ottenere vini espressivi e unici, credo che il sogno di produrre un mio vino qui sull’Etna mi sia nato in mente già nel primo periodo del mio arrivo, ho preferito far maturare bene l’idea, ho lavorato come enologo e agronomo per alcune importanti cantine del luogo, grazie a questo ho potuto conoscere bene il territorio, scoprendone i vigneti e conoscendone i contadini del posto, in queste esperienze ho lavorato con le uve provenienti dalle diverse contrade specie dal versante nord, ho imparato a scoprire il Nerello mascalese, nobile varietà, delicata ma molto versatile.

Maturando esperienza e coltivando nuovi rapporti ho avuto la fortuna di trovare dei piccoli vigneti per il mio progetto e nel 2018 ho acquistato una vecchia azienda agricola con vigneto antico, alberi da frutta e uliveto incastonata nel bosco in contrada bardazzi nelle campagne a monte del paese di Linguaglossa. Ho anche instaurato rapporti di collaborazione con degli amici contadini proprietari di piccole vigne antiche nei comuni di Castiglione di Sicilia e Randazzo.

Da qui è partita la produzione dei miei vini personali, piccole produzioni da piccoli vigneti. La mia viticoltura è tradizionale perché è rispettosa dei modi e dei tempi che ci hanno insegnato i contadini che hanno creato questi vigneti; è una viticoltura biodinamica perché lavoro seguendo “i ritmi”; è una viticoltura minimale perché tende a ridurre al minimo gli interventi; è anche un po’ una viticoltura mia perché curo ad una ad una ogni singola pianta.

Diversi vigneti, differenti per varietà, per esposizione, per età, per microclima e per tan- ti altri motivi, hanno portato alla creazione dei miei vini e delle mie diverse etichette. In cantina gioco con le macerazioni delle uve, cerco di preservare al meglio la qualità del frutto, cerco di valorizzare l’espressione varietale e le migliori sensazioni che possono ricondursi al territorio