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Pinot Nero

Ci sono uve che emozionano già a partire dal nome e tra queste sicuramente troviamo il Pinot nero, uva semi aromatica molto delicata e che non può e non deve crescere ovunque ma che trova in alcune espressioni quanto di meglio un vino possa offrire.

Il Pinot Noir è una nobile uva a bacca rossa alla base di alcuni dei vini più pregiati al mondo. La Borgogna francese è la casa spirituale di questo vitigno, che però è diffuso anche nello Champagne, nello Jura, in Germania ed anche in regioni remote come California e Nuova Zelanda. 

Storia e caratteristiche dell’uva Pinot Noir

Si pensa che il Pinot Noir abbia le sue origini nel nord-est della Francia o nel sud-ovest della Germania. Questo vitigno viene coltivato in Borgogna dal I secolo d.C. Secondo alcune fonti l’uva è stata portata nella regione dai Romani, anche se una leggenda racconta che sia arrivato in Borgogna grazie agli Edui, una tribù celtica della Gallia, dopo che questi ebbero invaso la Lombardia ed il nord dell'Italia.

Nel corso degli anni, la Chiesa Cattolica è diventata una vera e propria custode del Pinot Noir. I monaci usavano questo vino nei loro sacramenti, e migliorarono le rese del vitigno attraverso la maniacale cura dei propri vigneti. La prima menzione documentata in Borgogna risale al 1345. I vigneti di proprietà della chiesa furono poi sequestrati e distribuiti alle famiglie della Borgogna dopo la rivoluzione francese del 1789, creando in questo modo un modello fatto di tanti piccoli appezzamenti indipendenti che sopravvive ancora oggi.

La teoria principale riguardo all’origine del nome Pinot Noir è legata ai grappoli di quest’uva che hanno una forma simile a una pigna (pinot in francese). Il vitigno produce vini dal colore scarico, di medio corpo e con pochi tannini. Ciò è dovuto alla buccia sottile e quasi trasparente dell’uva e ai suoi bassi livelli di composti fenolici.

È considerata una varietà difficile da coltivare e da vinificare. I grappoli infatti tendono ad essere stretti, il che aumenta il rischio di marciume e rende più complicata la vinificazione. L'analisi del DNA ha rivelato che Pinot Nero, Pinot Grigio e Pinot Bianco sono semplicemente mutazioni dello stesso vitigno.

I territori

Il vitigno Pinot Noir tende a prediligere climi intermedi con stagioni di crescita lunghe e fresche. Per questo motivo, il Pinot Nero si trova particolarmente a proprio agio in valli protette o vicino a grandi specchi d'acqua. In questo è molto simile allo Chardonnay, l’altro grande vitigno della Borgogna, e i due spesso vengono piantati fianco a fianco.

Sebbene il vitigno debba gran parte della propria fama ai vini fermi, rossi e monovarietali a cui dà vita, questa varietà è anche un ingrediente vitale nella produzione di molti vini con le bollicine, lo Champagne fra tutti. In quella regione infatti il Pinot Noir rappresenta ben il 38% della superficie vitata e viene assemblato con Chardonnay e Pinot Meunier. Se vinificato da solo viene utilizzato per produrre lo Champagne Blanc de Noirs.

La Germania è la terza regione al mondo per superficie vitata a Pinot Noir, dietro a Francia e Stati Uniti. Lì viene coltivato in particolare nella valle del fiume Ahr per produrre vini bianchi e spumanti. Questa uva è anche una delle varietà a bacca rossa coltivate nello Jura, piccola regione vinicola francese dal clima fresco dovuto alla vicinanza delle Alpi.

La coltivazione del Pinot Noir nel mondo si estende dall'Italia settentrionale, in particolare l’Alto Adige, al Cile, passando per Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda. La California, l’Oregon e proprio la Nuova Zelanda sono senza dubbio i maggiori centri di produzione di vini fatti con questo vitigno al di fuori del suo territorio d'origine.

I vini e le denominazioni in Borgogna

In Borgogna, la patria del Pinot Noir, i vignaioli tradizionali si concentrano più sul suolo e sul clima che sulle qualità del vitigno stesso; questa è, dopotutto, la patria del terroir. Differenze molto sottili nel terroir si riflettono nei diversi vini prodotti. Ci sono differenze nette e consistenti tra i vini di Volnay e Pommard, ad esempio, anche se i due villaggi sono separati solamente da poco più di un chilometro.

All'interno della regione della Borgogna, la Côte d'Or, con i suoi 50 chilometri di lunghezza per 3 chilometri di larghezza, è riconosciuta come la zona da dove provengono i migliori Pinot Noir del mondo. Questa striscia di terra presenta un terreno calcareo e ben drenato, con buona esposizione solare, temperature superiori alla media e pendii dolci.

La Côte d'Or a sua volta si divide in due sezioni, la Côte de Beaune e la Côte de Nuits. In entrambe le aree si coltiva il vitigno, anche se la Côte de Nuits viene riconosciuta per essere la patria degli esemplari più potenti e strutturati.

Alcuni dei vini Pinot Nero più ricercati al mondo provengono da villaggi e denominazioni come Nuits St. Georges, Vougeot, Vosne Romanée e Chambolle Musigny.

Caratteristiche ed abbinamenti del Pinot Noir

I vini Pinot Noir sono generalmente freschi, morbidi e fruttati. Hanno una certa acidità che stuzzica il palato senza risultare aggressiva. L'essenza del vino Pinot Nero è il suo aroma di bacche rosse e ciliegia che virano verso l’amarena in umido nel caso dei vini più corposi. Molti dei vini più complessi mostrano anche accenni di sottobosco. I Pinot Noir della Borgogna ben strutturati propongono aromi di cuoio e viole.

Il Pinot Noir è un vino molto versatile a tavola grazie ai tannini relativamente bassi e all'elevata acidità. In generale, si abbina bene con una grande varietà di sapori e cibi, ma si esalta soprattutto in compagnia di piatti leggeri. I vini dal profilo più fruttato si abbinano a meraviglia a piatti a base di pollo, frutti di mare e pesce grasso come il salmone.

L'elevata acidità rende questo vino il compagno ideale di primi piatti cremosi e formaggi come il camembert stagionato o il brie. I Pinot Noir della Borgogna sono più adatti ad accompagnare carni come agnello, anatra o selvaggina, oltre a piatti rustici a base di verdure. Per via della sua innata eleganza, è spesso il vino prediletto per accompagnare la cena di Natale.

I più celebri Pinot Noir della Borgogna ed i migliori produttori

Il Pinot Noir più famoso al mondo è probabilmente il Romanée-Conti Grand Cru del Domaine de la Romanée-Conti, che è anche il vino più costoso al mondo in assoluto.

Altre etichette da non perdere sono:

  • Domaine Leroy Chambertin Grand Cru,
  • Chambolle Musigny Les Amoreuses Premier Cru del Domaine Robert Groffier Père Et Fils,
  • Domaine Leroy Richebourg Grand Cru,
  • Clos Vougeot Grand Cru Le Grand Maupertui del Domaine Anne Gros,
  • Clos De La Roche Grand Cru del Domaine Lignier-Michelot.

Etichette più accessibili a livello di prezzo ma di qualità comunque elevatissima sono i vini Volnay Clos De La Cave del Domaine Thomas Bouley ed il vino Pommard dello stesso produttore, uno dei più rinomati di tutta la Borgogna.