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Elenco dei prodotti per la Cantina Trediberri

Tra i viticoltori più dinamici ed intraprendenti del Piemonte troviamo Nicola Oberto con la sua cantina Trediberri capace di produrre intensi vini Barolo per i quali il meglio sembra debba ancora venire.

Tra i viticoltori più dinamici ed intraprendenti del Piemonte troviamo Nicola Oberto con la sua cantina Trediberri capace di produrre intensi vini Barolo per i quali il meglio sembra debba ancora venire.

Una ventata di novità nelle Langhe

Comparso sulla scena vitivinicola della Langhe solo negli ultimi anni, Nicola Oberto ha saputo farsi un nome come giovane produttore competente e dalla grande passione all’interno del movimento modernista delle Langhe sviluppatosi proprio nel comune di La Morra a partire dalla fine degli anni ’80 del secolo scorso.

Sebbene molti dei produttori della corrente modernista di La Morra siano poi tornati sui propri passi virando verso il classicismo e la tradizione, ci sono ancora irriducibili innovatori che continuano su questa strada. In questo contesto la tenuta Trediberri ha generato un notevole entusiasmo ed è stata riconosciuta da una parte della critica come prossima grande azienda della vecchia scuola.

I tre di Berri

La cantina Trediberri è stata fondata nel 2007 grazie all’incontro di tre uomini, ovvero i “Tre di Berri” dal nome del comune dove è stata fondata la cantina. Si tratta di Nicola Oberto, Federico Oberto (padre di Nicola) e Vladimiro Rambaldi. Federico ha lavorato per decenni presso l'azienda vinicola Ratti, e discende da diverse generazioni di agricoltori. La sua esperienza, unita alla conoscenza ancestrale, lo hanno reso un giudice molto scaltro del terroir.

Le storiche tenute della famiglia Oberto a Rocche dell'Annunziata e Torriglione sono tra i migliori cru del Barolo, mentre l'acquisto dei 5 ettari della tenuta di Berri illustra come, fin dall'inizio, i tre soci abbiano concentrato le loro energie nel tentativo ben riuscito di estrapolare vini unici da vigneti distintivi. Vladimiro Rambaldi si dedica perlopiù alla gestione finanziaria della cantina, mentre Nicola oggi gestisce la tenuta.

Terroir e Microclima di Berri

Berri è la Menzione Geografica Aggiuntiva più occidentale dell'intera denominazione del Barolo DOCG. I suoli di quest’area sono più giovani di quelli dei cru di La Morra situati più ad est e si manifestano con un substrato roccioso calcareo con intermezzi di arenaria affiorata. I terreni risultanti hanno molti ciottoli mescolati all'argilla pesante.

L'esposizione da sud a sud-ovest, l'elevazione e il clima mite fanno di queste colline una zona eletta a la viticoltura da diversi secoli a questa parte. Questi pendii furono in gran parte abbandonati negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, poiché i coltivatori di Berri trovarono lavori più redditizi altrove.

Oggi la situazione è completamente cambiata e l'intuizione dei tre soci di acquistare questa tenuta si è rivelata preveggente, soprattutto grazie ad una serie di stagioni di crescita più calde e secche che hanno contrassegnato gli anni dal 2010 in poi ed hanno favorito la nascita di vini ed annate memorabili.

I vini Trediberri

Dopo l’acquisto della tenuta Berri nel 2007, la prima produzione di vini Trediberri è stata messa in commercio nel 2011. Il vigneto di Berri produce la maggior parte delle uve utilizzate nel vino Barolo, che viene completato con l’aggiunta di una percentuale di uve coltivate nel vigneto di Torriglione, che aggiungono un tocco di eleganza e raffinatezza al vino.

La cantina Trediberri vinifica anche un monumentale Barolo monovigneto dal suo cru gioiello, ovvero le Rocche dell'Annunziata, e la vinificazione di entrambi questi vini è classicamente vecchia scuola: le tre settimane di fermentazione e macerazione in vasche di cemento sono seguite da circa 2 anni di affinamento in botti di rovere di Slavonia.

Ma il Barolo è solo l'inizio della storia di Trediberri, perché Nicola Oberto mette lo stesso impegno e la stessa abilità nel fare gli altri vini di casa, ovvero Dolcetto, Barbera, Sauvignon Blanc e Langhe Nebbiolo.

Degustazione ed abbinamento dei Vini

Il Dolcetto, denominato Dogliani DOCG, proviene da un vigneto d'alta quota denominato Bricco Mollea nell'estremo angolo sud-occidentale dell'Alta Langa. Ottenuto da antiche viti di Dolcetto che crescono ad oltre 600 metri di altitudine, la sua struttura e il suo profumo ne fanno un singolare esempio di questo vitigno. Da provare in compagnia di diversi piatti come risotto allo zafferano, tajarin con i fegatin e sarde in saor.

La Barbera d'Alba proviene invece dai vigneti di proprietà di Torriglione e si sposa a meraviglia con il bollito misto alla piemontese, mentre il Langhe Nebbiolo nasce da un ingegnoso connubio di vitigni d'alta quota e viti più giovani nei poderi di La Morra.

Il Barolo del Comune Di La Morra DOCG possiede leggiadri aromi di frutta rossa con tocchi di spezie e fiori. All’assaggio risulta squisitamente morbido con un finale profondo e persistente. Con il potenziale per evolversi splendidamente per diversi anni in bottiglia, si fa amare anche quando bevuto giovane in abbinamento a piatti classici come salumi e secondi di carne rossa, ma anche in compagnia di piatti dal sapore più esotico come quelli della cucina indiana.

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